Routine di successo e mental training

da | Set 28, 2023 | Mental Training

Routine di successo e mental training
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Routine e mental training

Per ottenere dei miglioramenti nella tua disciplina, è fondamentale seguire un programma di allenamento che sia specifico per le tue esigenze, tenendo conto delle tue debolezze, delle tue forze e degli obiettivi che vuoi raggiungere. Inoltre, è importante che il programma di allenamento sia adattato nel tempo in base ai tuoi progressi e a gli imprevisti che si incontrano lungo il percorso.

Inoltre, la routine di un atleta di alto livello può essere troppo intensa o troppo impegnativa per te, specialmente se non hai ancora raggiunto il livello di allenamento o la condizione fisica necessari.

Se questa flessibilità viene a mancare, o se non ascolti adeguatamente il tuo corpo, incrementare notevolmente la probabilità degli infortuni o, nel migliore dei casi ti porterà verso una performance insoddisfacente.

Consigli che valgono per ogni tipologia di allenamento, anche per protocolli di mental training.

Dopo aver compreso quindi che non è la sveglia alle 5 a fare la differenza, ma la personalizzazione dell’allenamento e lo sviluppo di abilità psicofisiche, trovo più che giusto approfondire un ulteriore concetto utilissimo per migliorare nel tempo e garantire una motivazione costante.

 

Percorsi di Mental Training

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Il segreto della performance perfetta

Questo articolo è per me speciale, perché incarna la mia filosofia di lavoro. Il gran segreto è che non esistono segreti. L’unico modo che si ha per migliorare la performance è uno soltanto: il lavoro intelligente, adeguatamente duro e progressivo nel tempo verso un obiettivo specifico.

Si, perché, purtroppo o per fortuna, nessuno sarà mai in grado di garantire il successo. Se però sarai in grado, per esempio, di fissare quelle abitudini importanti per avvicinarti ai tuoi obiettivi di prestazione, allora riuscirai ad ottenere i miglioramenti tanto sperati.

Quello di cui voglio parlarti è la differenza tra obiettivi di prestazione e obiettivi di processo, quindi se non sei a conoscenza delle differenze tra le due tipologie di goals ti consiglio di prestare molta attenzione.

Obiettivi di prestazione e di processo

Nel contesto sportivo obiettivi di prestazione e di processo sono spesso correlati tra loro. Per facilitare la comprensione utilizzerò come sinonimo di processo quello di abitudine, con un duplice esempio adattabile a sport open skill come basket, calcio, pallamano e via dicendo:

Un obiettivo di prestazione potrebbe essere:

Voglio migliorare la precisione dei miei passaggi”

E l’obiettivo di processo o abitudine ad esso correlato potrebbe invece essere:

Manterrò la testa alta prima di ogni passaggio”

Come avrai capito, l’obiettivo di prestazione è il miglioramento di un abilità o di un comportamento “complesso”, per ottenere una buona performance. Il miglioramento di questa abilità dipende dall’insieme di diverse azioni che l’atleta deve svolgere in una condizione di stress o di fronte a degli avversari.

Ha un alto grado di controllo ma se siamo all’interno di uno sport di situazione ci saranno diversi elementi che possono influire. Ad esempio il pressing degli avversari o il mancato movimento dei tuoi compagni.

Gli obiettivi di processo, invece, dipendono quasi esclusivamente da chi decide di metterli in pratica.

E nello specifico rappresentano ciò che è necessario fare per acquisire una determinata abilità. Indicano proprio cosa fare per migliorare, sono comportamenti unicamente sotto il controllo dell’atleta, quindi detto in parole povere sono abitudini ripetute nel tempo.

Obiettivi e routine

Tornando all’esempio di prima, mantenere la testa alta ad ogni passaggio inizialmente sarà difficile, ma sul lungo periodo permetterebbe a chiunque di aumentare l’accuratezza dei gesti tecnici e la visione di gioco.

Se ti porrai degli obiettivi realistici e riuscirai a riconoscere le abitudini giuste da automatizzare, sarai in grado di fare quei passi che ti porteranno a migliorare sempre più.

La cosa importante è che ad ogni alenamento dovrai darti dei feedback su quali abitudini sei riuscito ad acquisire ed automatizare e quali invece sono da allenare ulteriormente, solo cos’ passo dopo passo, mattone su mattone inizierai a sentirti più sicuro in quello che fai.

E riconoscendo i tuoi miglioramenti quotidiani manterrai acceso il fuoco della tua motivazione. Per farlo, chiaramente, è necessario possedere la competenza di strutturare come si deve un obiettivo.

Per questo non è funzionale concentrare tutta la propria attenzione esclusivamente sul risultato. Gli obiettivi di risultato sono molto difficili, richiedono dei lavori sul lungo periodo e spesso attivano forti stati d’ansia. Valutarsi esclusivamente su questi è come vedere il mondo in bianco/nero, con una mentalità del tutto o nulla, non è una soluzione flessibile.

Anzi è limitante e anche molto frustrante, ed un atleta che vuole continuamente migliorare non può permettersi di adottare questo mindset ad ogni allenamento, perché il rischio di crollare è dietro l’angolo.

Se sei interessato – o interessata – sappi che troverai un approfondimento importante nella nona puntata della prima stagione di Mental Training per lo sport.

Sarebbe impossibile concentrarsi unicamente su obiettivi di prestazione o obiettivi di processo. Un buon mix porterà al miglioramento di se stessi come atleti, ma anche come persone.

Saper fissare un obiettivo, infatti, è una strategia utile in ogni ambito della vita, dallo studio al project management. Potremmo quasi affermare che stabilire obiettivi in modo funzionale è una delle chiavi per il successo, non tanto inteso come fama, medaglie o trofei, ma più come il riconoscere la propria crescita personale e far succedere ciò che tu vuoi realizzare, ciò che per te è importante. 

I grandi atleti lo sanno bene e lavorano costantemente ogni giorno, durante le sessioni di allenamento e nelle competizioni, per raggiungerli. Se non lo hai mai fatto, beh… sappi che puoi iniziare quando vuoi, meglio se supportato da un professionista.