Stress: una grande risorsa, che nel 99,9% dei casi viene invece indicata come negativa. Abbiamo già visto in articoli precedenti come funzioni l’organismo umano, e quanto lo stress sia indispensabile alla vita di tutti i giorni. Oggi, invece, ci concentreremo maggiormente sugli effetti dello stress sulla persona, e poi sulla performance. Il mio intento rimane sempre lo stesso: darti informazioni di qualità. Poi, sarai tu a decidere come meglio agire.

Tutti bravi in allenamento, poi in partita…

Prima di proseguire, ti esorto a leggere un piccolo “racconto”, che descrive una situazione stressante comune:

Una palla facile, in allenamento. In campo, durante le sessioni allenanti, entrava sempre nel canestro. Tre tentativi, tre centri. Poi il quarto, il quinto e così via. Era un giocatore infallibile. Ma in gara la stessa palla diventava più pesante. Una sensazione scomoda e incontrollabile, che non permetteva all’atleta di dare il massimo. Fiato corto, disperazione, e nessuna spiegazione plausibile.

Quanti atleti in allenamento non sbagliano mai? Tanti. E quanti, tra questi, rimangono infallibili anche in partita? Davvero pochi. ⁠E, di questi pochi, tutti praticano il mental training. Perché, come diceva un certo Nadal, la mente distingue i campioni dai quasi campioni. ⁠

Imparare a gestire determinate situazioni, risulta fondamentale allo sviluppo e al raggiungimento della performance ideale. La sensazione di incapacità che prova l’atleta protagonista della storia è, come ho detto in precedenza, molto comune. Anzi, magari tu stesso/a hai provato qualcosa di simile. Questo accade perché lo stress è troppo, e non riesci a controllarlo.

 

Percorsi di Mental Training

Cosa accade quando lo stress è “troppo”?

Se è vero che per migliorare la tua performance, dovrai essere un po’ stressato, ricorda: livelli di stress troppo elevati possono causare gravi danni, e questo non solo nello sport. Un esempio banale? Lo stress lavoro-correlato. Gli studi degli ultimi 20 anni hanno evidenziato questa problematica, che si ripercuote sull’individuo. Così, a capo di un’attivazione eccessiva, costante nel tempo, l’essere umano può riscontrare:

◾️ Aumento dell’incidenza di patologie cardiovascolari;

◾️ Diminuzione della produttività sul posto di lavoro;

◾️ Aumento di assenteismo dal posto di lavoro, e malattia;

◾️ Sviluppo di patologie psicologiche (sindrome del burnout).

Uno stress troppo elevato può essere riscontrato anche negli atleti, con i medesimi risvolti. A maggior ragione, se l’atleta in questione ha anche altri impegni (scuola, lavoro, famiglia). La sindrome del burnout colpisce spesso, sia nel lavoro che sui campi di allenamento. In che modo?

Secondo lo studio del 2017 di Gustafsson, De Freese e Madigan, le cause sarebbero da attribuire a fattori motivazionali o di personalità. In primo luogo, carichi di allenamento importanti, e aspettative troppo elevate potrebbero generare stress in eccesso, e quindi portare l’atleta a “bruciarsi”. Lo stress, quindi, non sarebbe un fattore scatenante, bensì un sintomo (Coakley, 1992). 

Appare chiaro che per preservare non solo la performance, ma anche il benessere della persona, saper gestire fenomeni simili è di fondamentale importanza. Come fare?

Gestire lo stress col mental training

Nello studio di Engert e colleghi del 2017, 331 partecipanti vennero sottoposti a tre differenti interventi di mental training mindfulness based. I risultati mostrarono un decremento dei livelli di stress del 51%. La chiave per migliorare il proprio stato di benessere consiste quindi nel saper gestire le proprie emozioni. E, in questo, l’allenamento mentale può aiutare.

Esistono molti approcci e tecniche, che approfondiremo nei prossimi articoli, o abbiamo già affrontato. Il mental trainer dovrà, in base alla situazione, scegliere la strada migliore. In generale, però, è possibile affermare che qualunque intervento che prenda in considerazione la variabile psicofisiologica può essere utile. L’atleta dovrà allenarsi a comprendere, mediante alcuni markers, quando lo stress è troppo, e quando invece è troppo poco.

In questo modo, potrà concentrarsi sul mantenere quel tanto agognato livello intermedio di attivazione, che sembrerebbe favorire la miglior prestazione. Sbocca il tuo potenziale, Scopri se l’allenamento mentale fa per te. Non ne rimarrai deluso, promesso.

Migliora le tue conoscenze, ovunque tu sia!

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